ERASMUS + OLANDA!

ERASMUS + OLANDA! 

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Il 16 novembre 2024 si è concluso il progetto Erasmus + mobilità alunni a piccoli gruppi, con destinazione Oisterwijck, Paesi Bassi: la mobilità fa parte del nostro progetto di accreditamento mobilità staff e alunni 2023-2027.

Un gruppo di dieci studenti di seconda liceo (classico e scientifico), accompagnati dalle prof.sse Gabbarrini e Feliziani è stato infatti ospite per 5 giorni presso le famiglie della scuola partner, il 2College Durendael: il titolo del progetto? United in diversity: well being and linguistic skills. Una settimana, quindi, alla ricerca del well being fisico e mentale nei giovani sempre più condizionati dal mondo digitale, attraverso numerose attività sia sportive sia di conquista emozionale allenando corpo e mente ad uno stato di benessere generale per raggiungere il superamento degli stati di ansia non solo scolastici.

Un altro importante risultato di questo progetto sarà il nuovo momento di incontro tra la scuola olandese e il nostro liceo: a maggio 2025 le famiglie pometine ricambieranno l’ospitalità accogliendo gli studenti e le studentesse dei Paesi Bassi.

Ma cosa hanno fatto, nel concreto, i nostri ragazzi? Insieme ad altri provenienti dalla Francia, dalla Slovenia, dalla Germania, dalla Turchia e, ovviamente, dall’Olanda, non solo hanno vissuto una settimana secondo abitudini e usanze diverse da quelle di origine, ma hanno anche imparato un pochino di olandese, hanno visitato Amsterdam, hanno vissuto una giornata senza telefonino, hanno riflettuto su quanto i social media influiscano sulla loro vita e si sono rilassati con una sessione di yoga e di mindfulness. La presenza di un esperto che ha parlato di digital detox ha spronato gli studenti ad una prospettiva diversa e ad accogliere la proposta di un mondo basato su percezioni autentiche, fisiche ed emozionali.

Abbiamo chiesto ai ragazzi qualche impressine a caldo: “Per me – ci dice Gianluca – è stata una esperienza bellissima: ho conosciuto persone nuove in un paese nuovo! I ragazzi olandesi sono stati molto carini e si è creato un bel gruppo…Amsterdam rispetto a Roma è molto più pulita e tranquilla…Insomma, non vedo l’ora che vengano qui per ricambiare l’accoglienza!”

“I cinque gironi che ho passato nei Paesi Bassi sono stati i migliori della mia vita! – afferma Martina con sicurezza - Ho provato la cultura olandese in tante sue sfumature, dalle pedalate in bici al cibo …i nostri coetanei del posto sono stati più che ospitali e abbiamo creato amicizie che davvero spero durino nei prossimi anni…non vedo l’ora di poter ricambiare l’ospitalità qui a Pomezia!”

Stesso entusiasmo per Gabriele, Greta e Ilion: “Durante l’Erasmus non solo abbiamo scoperto moltissime abitudini diverse e buoni cibi, ma abbiamo anche visitato in bici tante splendide zone verdi e stretto amicizia con studenti di diversi paesi, ascoltato le loro storie. Aspettiamo con ansia il mese di maggio per poterli vedere di nuovo: non rimpiangeremo mai la scelta di aver partecipato a questo progetto, questi ricordi rimarranno con noi per tutta la vita”

E le insegnanti? Ecco il prof.ssa Sonia Feliziani, al suo primo Erasmus: “Non posso che essere soddisfatta: innanzitutto dei nostri ragazzi, molto propositivi ed entusiasti, anche più di altri studenti di altre nazionalità partecipanti al progetto, dotati di grande spirito di adattamento; poi ho potuto confrontarmi con i colleghi delle altre scuole, per esempio sulle metodologie didattiche e gli approcci alla mia materia, anche nel mio inglese non eccellente, l’importante è comunicare e farsi capire. Il progetto inoltre puntava a “detossificarci” dalla tecnologia e mi ha colpito il fatto che proprio i Paesi Bassi, una nazione molto moderna, stiano tornando al vecchio approccio “manuale”: invece di presentazioni Power Point, i ragazzi hanno creato dei cartelloni e mi è sembrato che si divertissero molto di più!”

Anche la prof.ssa Gabbarrini è molto soddisfatta dell’esperienza: “Oltre al confronto con colleghi di diversi paesi europei, questo progetto è stato interessante per la sfida rappresentata dalle attività, mai svolte prima in questa modalità. Insomma, anche se partecipiamo a progetti ormai da anni c’è sempre da imparare, dagli altri e da sé stessi!”

 

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