Progetto “Libertà e carcere”: Olympe

olympe

Il 5 febbraio, il Teatro Rossellini ha fatto da cornice a uno spettacolo che ha saputo unire storia, arte e impegno sociale. 

Sul palco, la compagnia “Le Donne del muro Alto” ha presentato “Olympe”, una rappresentazione teatrale che racconta la lotta di Olympe, simbolo di emancipazione e lotta per i diritti delle donne durante la Rivoluzione francese. La forza dello spettacolo risiede nel prezioso messaggio, che mira ad arrivare a un pubblico molto vasto: l’uguaglianza fra persone che deve, e dunque non è una scelta, andare contro ogni pregiudizio, ma soprattutto oltre il genere.

Infatti, uno dei temi conduttori dello spettacolo strettamente legato, e che parla direttamente a tutte le piccole - grandi donne, è proprio il ruolo che queste hanno avuto nel corso di una società ampiamente legata a molti pregiudizi. Nell’età moderna, ma soprattutto durante la rivoluzione francese, la voce delle donne è valsa una ricchezza preziosa. Simbolo di queste ultime è Olympe che ha combattuto fino alla fine per far valere i diritti relativi ad ogni ambito che, fino a quel momento, erano estesi solo agli uomini. Dunque, con un documento scritto fece capire a tutti che la donna non era solo una figura “utile” ad accudire e “mandare avanti” una casa, bensì anche una fonte ricca di sapienza, straordinarietà e coraggio.

“La legge è uguale per tutti, ma non tutti sono uguali di fronte alla legge” non è semplicemente la frase di un piccolo spettacolo, ma la realtà che Olympe fino alla morte, seppur decretata “colpevole di non aver scritto all’amante”, ha contribuito a cambiare. Questa compagnia, fondata nel 2013 da Francesca Tricarico, si dedica all’inclusione sociale e lavorativa delle donne detenute ed ex detenute, utilizzando il teatro come strumento di emancipazione. Attraverso spettacoli come questo, le attrici affrontano temi, quali la legalità, lo stigma sociale, la rabbia e i diritti sociali, promuovendo una profonda riflessione negli spettatori. Questa rappresentazione fa parte di un progetto più ampio, chiamato “Libertà e carcere”. È un’iniziativa che, nel nostro Istituto, mira a sensibilizzare gli studenti sul valore della libertà, sul sistema penitenziario e sul ruolo della giustizia nella società. Gli obiettivi principali sono stimolare una riflessione critica sulle conseguenze delle proprie azioni, sui diritti dei detenuti e sulle possibilità di reinserimento sociale e di formare cittadini più consapevoli, favorendo una maggiore comprensione della giustizia attraverso l’intervento di esperti (come magistrati, avvocati, educatori ed ex detenuti) che offrono un quadro realistico del sistema carcerario, contribuendo al raggiungimento di tali obiettivi.

Kristal Cecaloni, Alessia Masciavé, Carola De Biase, Alice Telesca, Alessia Guida 4I