Progetto "Libertà e Carcere"

“Le donne del muro alto”: Olympe de Gouges

 

Roma, teatro Vittoria, mattina di una giornata di fine aprile, il 22 per l’esattezza.

Una folla di studenti con i relativi docenti accompagnatori, tutte le quarte del liceo Blaise Pascal di Pomezia e qualche altra classe romana, arrivate per uno specifico evento: la messa in scena della compagnia teatrale “Le donne del muro alto” che quella mattina – come parte del progetto “Libertà e carcere” – ci avrebbero raccontato la storia di Olympe de Gouges, drammaturga e attivista che ha vissuto tra il 1748 e il 1793. Piena rivoluzione francese, pieno periodo di sommosse, insurrezioni, periodo pieno di quel risveglio animale e viscerale che è la forza di opporsi e contrattare, di parlare e farsi sentire.

La messa in scena è stata profonda, credo che sia stata data la giusta idea di Olympe e della sua storia, della sua biografia, della sua idea di politica e di Stato. 

Credo che, in generale, la messa in scena ci abbia lasciati sorpresi. 

Questo non perché le aspettative erano alte e sono state superate, ma perché, purtroppo, siamo e saremo sempre tutti pervasi da un senso di estraneità e distacco del mondo delle carceri, finché non tocchiamo con mano la carne che costituisce quelle pareti. Scrivo questo perché la compagnia teatrale “Le Donne del muro alto” è costituita principalmente da donne che sono in stato detentivo o che lo sono state, e che, attraverso il teatro, hanno in qualche modo ritrovato sé stesse e la propria interiorità e l’hanno riproposta sul palco, perché dietro la maschera dei personaggi è molto più facile esprimere, senza maschere, sé stessi. 

Olympe de Gouges sosteneva che “la donna ha il diritto di salire sul patibolo; ella dovrà anche avere il diritto di salire sulla tribuna", ecco, io credo che la donna ha tanto il diritto di essere limitata della propria libertà in una cella, quanto quello di liberarsi su un palco.

Grazie a Francesca Tricarico, che con questo invito ci ha reso possibile toccare con mano questa realtà incredibile, che neanche conoscevamo!

Sofia Cimaroli II Lc B

 

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