Progetto "Libertà e carcere" : incontro con gli avvocati
Esplorando il Ruolo dell'Avvocato e le Sfide del Sistema Carcerario:
Lo scorso 26 marzo 2024 il Liceo Blaise Pascal ha avuto l'onore di accogliere due illustri ospiti, gli avvocati Loredana Torge e Giorgio Di Micco, entrambi ex alunni del nostro Istituto. Questo incontro, inserito nell'ambito del progetto 'Libertà e carcere', ha offerto a tutti noi l'opportunità di esplorare il ruolo fondamentale dell'avvocato e i suoi doveri solenni nel momento in cui presta giuramento. In questa occasione, abbiamo avuto il privilegio e l'opportunità di immergerci nell'esperienza e nella saggezza di professionisti che hanno abbracciato con passione la missione di difendere la giustizia e i diritti fondamentali di ogni assistito.
Durante l'incontro, abbiamo acquisito un'interessante comprensione del percorso verso la professione legale. Abbiamo appreso che diventare avvocati richiede non solo una solida formazione accademica, ma anche un'intensa pratica forense. Questo percorso formativo, noto appunto come pratica forense, costituisce un addestramento completo, sia teorico che pratico, progettato appositamente per il praticante avvocato. L'obiettivo della pratica forense è dotare gli aspiranti avvocati dei principi etici e delle regole deontologiche fondamentali, necessarie per l'esercizio della professione e per la gestione efficace di uno studio legale. Attraverso questa esperienza, abbiamo compreso appieno l'importanza di un percorso formativo completo e mirato per coloro che desiderano intraprendere la carriera legale.
Dopo aver completato l'esame finale della pratica forense, gli aspiranti avvocati pronunciano un impegno solenne che sancisce il loro rispetto per la dignità della professione e la sua funzione sociale. I due ospiti hanno spiegato che gli avvocati devono mantenere una condotta morale impeccabile sia nella loro pratica legale che nella vita di tutti i giorni. Inoltre, è stato sottolineato l'importante rapporto fiduciario tra avvocato e assistito, basato sulla lealtà e sull'assistenza consapevole. È stato anche ribadito il principio della presunzione di innocenza e il diritto di ogni individuo di essere assistito da un avvocato durante il processo legale. Questo impegno solenne rappresenta un vincolo morale e professionale con la giustizia e i diritti dei cittadini, richiamando costantemente alla responsabilità e all'integrità che caratterizzano la professione legale.
Nel corso dell'incontro, entrambi gli avvocati hanno posto enfasi sul ruolo cruciale che rivestono nel sistema giudiziario italiano. Hanno sottolineato che la loro missione non è quella di pronunciare giudizi sull'assistito, poiché ciò spetta al giudice, bensì quella di difenderlo con il dovuto rispetto del processo legale, rappresentando le sue esigenze e garantendo che la pena inflitta sia proporzionata e orientata alla rieducazione.
Durante la discussione, è emerso un quadro inquietante della realtà carceraria italiana. I detenuti, anziché essere rieducati e reinseriti nella società, si trovano spesso a fronteggiare abusi e violenze che minano profondamente la loro salute mentale. In alcuni casi, la prospettiva di affrontare la detenzione in carcere è così spaventosa che si ricorre al patteggiamento della pena pur di evitarla.
Il carcere è stato descritto come un ambiente ostile e disumano, in grado di privare facilmente gli individui della loro libertà e dignità. Questo incontro ha rappresentato un momento fondamentale per comprendere appieno le sfide e le ingiustizie del sistema carcerario, nonché il ruolo essenziale degli avvocati difensori nel garantire una giustizia equa e umana.
Le esperienze condivise dai due ospiti hanno offerto uno sguardo privilegiato sulle difficoltà affrontate dai detenuti e sulle battaglie quotidiane degli avvocati per difendere i loro diritti. È stata un'opportunità preziosa per riflettere su queste questioni e per arricchire la nostra comprensione della complessa realtà del sistema legale e carcerario italiano.
Ringraziamo di cuore i due avvocati e ci auguriamo di avere la possibilità di confrontarci anche con detenuti o ex detenuti.
Angelo Russo 4IS